
Ormai sta diventando un'abitudine quasi quotidiana.
Da quando si è insediata, la nuova presidenza americana non ha fatto passare settimana senza introdurre nuovi dazi o minacciarne l'adozione. La questione non dovrebbe sorprendere più di tanto, visto che Trump si era attivato in tal senso anche durante il precedente mandato, quando il bersaglio preferito delle sue restrizioni commerciali fu la Cina.
Eppure, nonostante simili provvedimenti fossero ampiamente prevedibili, i livelli di tensione e preoccupazione manifestati dagli investitori sono comprensibilmente aumentati. Ma cerchiamo di capire meglio cosa sta succedendo e perché queste notizie ci preoccupano.
Cosa sono i dazi?
In parole semplici, un dazio è una tassa che un Paese impone sulle merci che arrivano da un altro Paese. Immagina che sia un pedaggio che le merci straniere devono pagare per entrare nel nostro mercato. Questa tassa fa aumentare il prezzo di quei prodotti, rendendoli meno convenienti rispetto a quelli prodotti localmente.
Perché vengono introdotti i dazi?
I governi che introducono i dazi spesso lo fanno con l'obiettivo di proteggere le aziende nazionali e i posti di lavoro. L'idea è che, rendendo più costosi i prodotti stranieri, i consumatori saranno incentivati ad acquistare quelli locali, sostenendo così l'economia del proprio Paese. Ad esempio, il presidente Trump ha recentemente annunciato nuovi dazi del 25% sulle auto importate negli USA, prevedendo di incassare "una somma tra 600 e 1.000 miliardi di dollari in due anni" e di proteggere i posti di lavoro americani.
Perché i mercati finanziari reagiscono male ai dazi?
Se l'obiettivo dei dazi è proteggere l'economia, perché i mercati finanziari si allarmano quando vengono annunciati? Non è una domanda da poco, e merita una risposta chiara. I mercati finanziari, infatti, guardano avanti e cercano di anticipare le conseguenze economiche delle decisioni politiche. La storia ci insegna che i dazi, purtroppo, non sono una soluzione magica per rilanciare l'economia. Anzi, nel medio e lungo termine, possono avere effetti negativi. Vediamo perché:
- Aumento dei costi per tutti: I dazi fanno aumentare i prezzi non solo per i consumatori, ma anche per le imprese che utilizzano materie prime o componenti importati. Questo può portare a un aumento dell'inflazione e a una riduzione del potere d'acquisto per le famiglie, oltre che a una potenziale riduzione dei profitti per le aziende.
- Ritorsioni commerciali: L'introduzione di dazi da parte di un Paese (A) può scatenare una reazione da parte degli altri Paesi coinvolti (B), che a loro volta potrebbero imporre dazi sulle merci provenienti dal primo Paese (A). Si crea così un circolo vizioso di ritorsioni che può degenerare in una vera e propria guerra commerciale, con danni per tutti.
- Danneggiamento della crescita economica: I dazi proteggono le imprese locali dalla concorrenza straniera, ma paradossalmente, le aziende protette dai dazi possono diventare meno competitive e meno incentivate a innovare. La concorrenza, infatti, è uno stimolo fondamentale per la crescita economica. Meno concorrenza significa meno innovazione e, di conseguenza, meno crescita per l'intero sistema economico.
In sintesi, i dazi creano un clima di incertezza che spaventa i mercati finanziari. E un mercato spaventato è un mercato volatile, che può mettere a dura prova i nostri investimenti.
Cosa fare quindi?
È importante ricordare che i mercati finanziari sono abituati ad affrontare momenti di tensione. Abbiamo già visto situazioni simili in passato, come durante il primo mandato di Trump con la guerra commerciale con la Cina, o durante la Grande Depressione del 1930.
Certo, è facile dimenticare queste lezioni quando ci troviamo nel bel mezzo della tempesta. Per questo è fondamentale mantenere la calma, evitare decisioni impulsive e affidarsi a una strategia di investimento ben definita.
Il mio ruolo, come consulente finanziario, è proprio quello di aiutarti a navigare in queste acque agitate, fornendoti le informazioni necessarie per comprendere ciò che sta accadendo e per proteggere i tuoi risparmi dalle conseguenze di scelte dettate dall'emotività.