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Diversificazione, asset allocation

Che tu sia un esperto di finanza o un principiante, avrai sicuramente sentito parlare più volte di uno dei principi fondamentali nel mondo degli investimenti: la diversificazione.

L'idea di non mettere tutte le uova nello stesso paniere, per evitare che una caduta possa causare un disastro, è di per sé molto intuitiva. Eppure, nella realtà, le cose stanno diversamente.

Ciò che sembra logico in teoria diventa terribilmente più complicato in pratica. L'essere umano, infatti, non è programmato per investire, ma per cadere nelle numerose trappole che il cervello ci tende. La finanza comportamentale studia da decenni il comportamento umano e le sue stranezze.

Per non annoiarti, eviterò di elencare i numerosi errori che la scienza ha identificato e che tendiamo a commettere quando investiamo. Tuttavia, voglio condividere con te almeno tre di queste distorsioni - chiamate in gergo "bias" - che spingono molti risparmiatori a non seguire la regola d'oro della diversificazione.

La prima: pensiamo di essere esperti (overconfidence). Dopo un paio di operazioni vincenti con guadagni sorprendenti, ci convinciamo che fare profitti in borsa sia facile. Perché diversificare e ridurre i potenziali guadagni, quando è possibile individuare e puntare su un unico cavallo vincente?

La seconda: investire in titoli conosciuti ci rassicura. Le aziende che esistono e prosperano da sempre alimentano la convinzione che continueranno a farlo. Se sono grandi e presenti nella nostra quotidianità, il senso di sicurezza aumenta. Come può andare male un investimento in un'azienda i cui prodotti utilizziamo ogni giorno? Perché dunque diversificare?

La terza: il bias del senno di poi. Dopo, è sempre tutto facile, anche capire dove si trovava il valore negli investimenti. Questa tendenza a osservare e giudicare dopo influenza le nostre scelte, portandoci a prendere decisioni basate sul passato, nonostante siano proiettate al futuro. Sembra logico adottare un certo comportamento dopo che si è rivelato redditizio, o evitarlo dopo che si è dimostrato dannoso. Ma il passato è passato, mentre il futuro è incerto: non è possibile evitare i rischi o sfruttare le opportunità guardando a ciò che è stato. In altre parole, il senno di poi genera un'illusione di prevedibilità pericolosa, di cui spesso non ci rendiamo conto.

Voglio farti un esempio, che per alcuni potrebbe essere doloroso. La storia recente ci ricorda che anche in Italia ci sono stati diversi casi di "risparmio tradito".

Le persone che abbiamo visto protestare davanti ai tribunali per aver perso i loro soldi, avevano investito gran parte (a volte tutto) il loro denaro in un unico strumento.

Parmalat, Cirio, Argentina, Grecia, banche italiane fallite. Tutti casi diversi, con lo stesso disastroso epilogo. Situazioni di questo tipo si ripetono periodicamente, nonostante l'esperienza ci insegni quanto sia pericoloso concentrare troppo i propri risparmi. È probabile che eventi simili si ripeteranno in futuro, a causa della memoria corta e degli inganni del nostro cervello.

Spero di essere riuscito a spiegarti perché un principio di investimento così semplice, apparentemente banale ma incredibilmente importante, viene troppo spesso disatteso nella realtà, e qual è il vero vantaggio della diversificazione.

Ti concede il lusso di sbagliare. Se diversifichi, non devi avere sempre ragione. In caso contrario, l'errore potrebbe rivelarsi fatale e irrimediabile per le tue finanze.

Ma se nemmeno in questo modo sono riuscito a convincerti, voglio provare a offrirti un ulteriore spunto di riflessione: il vero motivo - scientifico, rigoroso, concreto - per cui dovresti investire diversificando, sempre.

Hendrik Bessembinder è un economista americano che ha studiato per anni i mercati finanziari e le loro performance. In uno dei suoi studi più recenti, cerca di rispondere, dati alla mano, a una domanda importante: in che modo gli investimenti azionari superano quelli obbligazionari nel tempo?

È noto che il mercato azionario, nel suo complesso, genera mediamente un rendimento maggiore rispetto a quello obbligazionario. Meno noto è che questo risultato non si ottiene con i singoli titoli azionari. Proverò a riassumere e semplificare lo studio in questione. Analizzando gli ultimi 30 anni di storia finanziaria, Bessembinder ha verificato che il 55% delle azioni americane e il 57% delle azioni globali hanno reso meno dei titoli di stato a breve termine. Negli USA, solo 5 società hanno creato il 10% della ricchezza del mercato in quel periodo. Appena il 2,4% delle aziende quotate è responsabile dell'intera ricchezza generata da questo mercato, e a livello globale questa percentuale scende all'1,4%.

Per chiarire meglio, se circa il 2% delle azioni quotate produce nel tempo rendimenti elevati e superiori alle alternative più sicure, non vale la pena investire nel restante 98%. Quel 2% fa la differenza; il resto produce più rischio e meno rendimento rispetto ai titoli di stato. Pochissime azioni contribuiscono al rendimento complessivo dell'indice.

Il punto è che non puoi sapere mai quali sono, prima.

È chiaro ora perché è essenziale diversificare? Per avere la certezza di ottenere il rendimento atteso dall'investimento azionario, devi investire nell'intero mercato, anche se solo una piccola parte di esso sarà utile.

Devi includere in portafoglio anche i titoli meno performanti, per assicurarti di avere quelli vincenti. Non c'è alternativa. E poiché il cervello suggerisce il contrario e le trappole mentali sono sempre in agguato, devi evitare tentazioni che sono già costate care a molti investitori.

Infine, la diversificazione non è solo una questione psicologica, ma anche scientifica, metodologica e di competenze. Non basta inserire un po' di tutto in portafoglio, ma è un processo rigoroso che studia il comportamento reciproco degli investimenti, la loro evoluzione e l'interazione nel generare rendimento.

Occorre saperlo fare. Per questo, mi piacerebbe mettere a tua disposizione risorse e competenze, affinché la crescita del tuo patrimonio non dipenda dalla buona o cattiva sorte.

I rendimenti che otterrai in futuro non dipendono dalla fortuna, ma perché abbiano le migliori fortune hai bisogno di essere accompagnato da un consulente esperto e preparato.

Contattami, non vedo l’ora di aiutarti a far lavorare nel migliore dei modi il denaro per cui hai tanto faticato.

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