
Le Borse globali hanno vissuto un agosto turbolento, ma è stata Tokyo a registrare le sue due peggiori sedute dal disastro di Fukushima. L'aumento dei tassi di interesse in Giappone (+0,25%) ha alimentato i timori sulla fine del "carry trade", la popolare strategia di investimento che sfruttava i bassi tassi giapponesi.
Le Borse hanno mostrato una volatilità significativa dovuta alle preoccupazioni per diversi fattori:
- La frenata dell'economia statunitense ha fatto precipitare le Borse a livello globale. Le "Big Tech" hanno mostrato utili in rialzo, ma la loro corsa sembra rallentare.
- La crisi in Germania è sempre più evidente, con divisioni politiche che ostacolano la crescita.
- La Cina continua a essere un punto interrogativo, con nuove sanzioni dagli USA sui chip per l'intelligenza artificiale e un braccio di ferro con l'UE sui dazi all'importazione di auto elettriche.
La Fed e i tassi d'interesse
La Federal Reserve è stata al centro dell'attenzione, con gli investitori che cercano di anticipare le sue prossime mosse sui tassi d'interesse. L'ipotesi di un taglio dei tassi ha preso piede, inizialmente con elevate probabilità di un taglio di 50 punti base a settembre poi con un ritorno a un taglio probabile di 25 punti base.
Riepilogo dei movimenti di mercato

Fonte:
Obbligazioni: I bond hanno anticipato una possibile recessione, scontando possibili tagli dei tassi d'interesse ora anche negli Stati Uniti.
Materie prime: L'oro ha sovraperformato i listini azionari, con un aumento del 22% da inizio anno.
Valute: Il dollaro ha subito una silenziosa caduta, perdendo oltre il 5% da giugno per poi recuperare terreno nelle ultime sedute.
Conclusioni
Agosto è stato un mese complesso per i mercati finanziari, con l'incertezza economica e geopolitica che ha alimentato la volatilità in un mese storicamente caratterizzato da scarsi volumi. Centrale il ruolo dell'obbligazionario in questa fase che funge da paracadute e protezione contro la volatilità del mercato azionario.
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